Abbinamenti e ricette
Pasta al forno
Ingredienti:
- Sfoglia di pasta all'uovo 300 g
- Parmigiano 150 g
- Mozzarella 250 g
- Groviera 250 g
- Besciamella 200 ml
- Passata di pomodori 700 g
- Fegatini di pollo 200 g
- Carote 2
- Sedano 2 coste
- Cipolla 1
- Olio e sale q.b.
Per il sugo: mondate e sminuzzate le carote, il sedano e la cipolla e fateli soffriggere a fiamma vivace con 4 cucchiai di olio; quando saranno appassiti, aggiungete i fegatini di pollo e la passata di pomodoro. Cuocete il tutto per 2 ore circa.
Per la pasta: scottate in acqua salata la sfoglia per qualche minuto, stendetela su un panno asciutto e lasciatela raffreddare. Quindi, riducete a cubetti la gruviera e la mozzarella e in una ciotola unitele al parmigiano.
In una pirofila rettangolare ben oliata alternate strati di pasta, sugo, formaggio e besciamella. Cuocete in forno a 180°; sfornate e servite la lasagna calda in singole porzioni.
Cosciotto d’agnello arrosto
Ingredienti:
- Agnello 1 cosciotto da circa 1,3 kg
- Aglio 2 spicchi
- Rosmarino 1 rametto
- Salvia 1 ciuffetto
- Vino bianco secco 1 bicchiere
- Brodo di carne
- Olio extravergine di oliva
- Sale e pepe nero q.b.
Lavate velocemente il cosciotto di agnello sotto l’acqua fredda corrente. Ungete di olio una pirofila, quindi distribuite l’aglio, che avrete sbucciato e diviso a metà, gli aghi del rosmarino e le foglie di salvia. Adagiatevi sopra il cosciotto di agnello e fatelo rosolare a fuoco medio, girandolo un paio di volte. Salate e pepate la carne, bagnatela con 1 bicchiere di vino e fatelo sfumare. Passate la pirofila nel forno caldo a 170° per 55 minuti, bagnando di tanto in tanto la carne con il suo condimento. Se necessario, versate un poco di brodo tiepido. Portate la temperatura a 200°, salate leggermente la carne, voltatela ancora una volta e fatela cuocere per altri 10 minuti. Sfornatela, lasciatela riposare per 5 minuti, quindi servitela. La tradizione vuole che il cosciotto di agnello sia ben cotto, con la sezione più interna chiara, non rossa, e la superficie ricoperta da una crosticina dorata. Se però si utilizza un agnello svezzato e dotato di carne non più bianca, ma tendente al rosso, si possono adottare cotture più brevi e ad alte temperature, per garantire che in superficie si formi la crosticina e, al tempo stesso, per mantenere rosata la carne più interna.