
INNOVAZIONE
Innovare per custodire e valorizzare l’identità del Sagrantino
ABBIAMO SEMPRE VISTO L’INNOVAZIONE COME MEZZO PER MANTENERE VIVA LA TRADIZIONE NELLA VITICOLTURA

Nel passato questo approccio ci ha permesso di valorizzare il Sagrantino, e oggi si concretizza nella continua sperimentazione di strumenti di agricoltura di precisione, al servizio di un modello d’impresa sostenibile, resiliente ai cambiamenti climatici.

I progetti più audaci

IMPRESA, SAPERI E TERRITORIO
LA RICERCA SUL SAGRANTINO
Nel 1987 la collaborazione con l’Istituto di Coltivazioni Arboree della Facoltà di Agraria dell’Università di Milano ha avviato, per la prima volta nella storia, una ricerca sulla selezione clonale del Sagrantino e sull’applicazione di moderne tecniche agronomiche nella gestione dei vigneti.
Gli anni 1992 e 1993 sono stati caratterizzati dalla ricerca nell’area DOCG delle “piante madri” appartenenti al Sagrantino. La ricerca si è svolta soprattutto in vecchi impianti destinati ad uso familiare, talvolta abbandonati. Con questa attività abbiamo recuperato la variabilità naturale del vitigno. Una volta individuate le piante madri, il materiale vegetativo da esse prelevato è stato utilizzato per la riproduzione in vivaio e la creazione di barbatelle, impiantate nel 1994 nel vigneto sperimentale adiacente alla nostra cantina, dove nel corso del tempo si è osservato il metodo di allevamento più adatto alla coltivazione del vitigno. I risultati di questa ricerca, che ha coinvolto anche l’Istituto Agrario di San Michele all’Adige, hanno dimostrato che l’allevamento del Sagrantino col cordone speronato è ideale per il nostro suolo.
Per condividere e valorizzare i risultati di questa attività unica, nel 2007 abbiamo pubblicato il volume “Impresa Saperi Territorio. 18 anni di ricerca e innovazione nella Arnaldo Caprai”, che ripercorre dettagliatamente la ricerca effettuata e i risultati ottenuti.
LO STUDIO COMPLETO

IL PROGETTO AGROCLIM TECHNOLOGY
LABORATORIO DI RICERCA E SVILUPPO
La creazione di un laboratorio di Ricerca e Sviluppo interno all’azienda ha segnato lo spirito del nostro modo di fare impresa, sollecitando un continuo scambio tra gli studiosi e i giovani professionisti. Attraverso il progetto Agroclim Techology abbiamo introdotto tecnologie per la difesa della vite da eventi meteorologici estremi.
Il progetto ha avuto come obiettivo principale la mitigazione degli effetti del cambiamento climatico sulle viti e conseguentemente sulla produzione, attraverso lo studio e il successivo impiego di macchinari ed attrezzature di ultima generazione. Ad esempio, per gli attacchi fitosanitari dovuti agli eventi piovosi abbiamo realizzato e messo in funzione un modello di atomizzatore a recupero di prodotto a rateo variabile da vigneto collinare. Per fronteggiare le gelate tardive invece utilizziamo due sistemi antibrina automatizzati: un ventolone in grado di rimescolare gli strati d’aria spingendo verso il suolo quella più calda, e un cannone spara nebbia. E per affrontare le ondate di calore estive abbiamo installato in via sperimentale su un ettaro di vigneto un impianto di irrigazione a rateo variabile, la cui portata delle ali gocciolanti varia a seconda della vigoria delle viti.

IL PROGETTO VINEYARD CONNECTED
33 ANNI DI RICERCA, 1 ISTITUTO DI ECCELLENZA, 53 TESI UNIVERSITARIE, 6 UNIVERSITÀ, 11 BORSE DI STUDIO FINANZIATE, 66 TIROCINANTI OSPITATI
Tra i progetti più recenti, il Vineyard Connected si distingue per essere stato immaginato come un programma di gestione digitale delle attività di manodopera e dei mezzi meccanici in vigneto, per una gestione aziendale in ottica 4.0.
Il risultato della digitalizzazione delle operazioni e dell’accesso in tempo reale ai parametri meteo - climatici e produttivi del vigneto, sarà il miglioramento dell’efficienza operativa e della qualità dei prodotti aziendali.



